San Giuseppe da Leonessa è il patrono della città omonima, situata nel cuore della regione italiana del Lazio. Nato nel 1556 come Eufranio Desideri, preferì la povertà dell’ordine dei Cappuccini alla prospera condizione familiare nella quale era nato. La sua vita ispirata alla difesa dei poveri, dei deboli e degli ammalati lo portò a dedicarsi all’apostolato in Turchia e in Italia.
Appena ordinato sacerdote, San Giuseppe partì missionario per la Turchia, dove predicò agli schiavi dei bagni penali e provvide alle cure dei più miseri e degli appestati. Tuttavia, la sua missione venne interrotta dalla sua espulsione da Costantinopoli nel 1589, seguita al supplizio del “gancio” cui venne appeso per una mano ed un piede dal Sultano Amurat III che aveva tentato di avvicinare.
Il suo apostolato continuò in Italia, dove non solo predicò, ma lottò anche contro le prepotenze e le ingiustizie e si dedicò alla realizzazione di rifugi per malati e pellegrini e all’istituzione di monti frumentari per salvaguardare i bisogni delle carestie.
San Giuseppe da Leonessa morì nel convento di Amatrice nel 1612 e fu benedetto da Clemente XII nel 1737 e canonizzato da Benedetto XIV nel 1746. La sua festa liturgica si celebra il 4 febbraio, giorno della sua morte.
L’eredità di San Giuseppe da Leonessa è ancora oggi molto viva nella città che lo ha scelto come patrono. Sono numerosi i luoghi e le opere che gli sono dedicati, tra cui la chiesa di San Giuseppe, il convento dei Cappuccini e la statua del santo presente nella piazza principale della città.
La vita e l’opera di San Giuseppe da Leonessa rappresentano un esempio di dedizione alla causa dei più deboli e della lotta alle ingiustizie sociali. La sua figura è ancora oggi un punto di riferimento per tutti coloro che cercano di fare la differenza nella società in cui vivono.
Sul sito Leonessa e il suo Santo possono essere reperiti ulteriori dettagli.